Diocesi di Arezzo – Cortona – Sansepolcro

Andrea Pistolesi

Andrea Pistolesi

Anno Propedeutico: 2020/2021
2° Anno Propedeutico: 2021/2022
Primo Anno: 2022/2023

Ciao a tutti!

Mi chiamo Andrea, sono nato il 26.04.1989 ad Arezzo e provengo dalla Parrocchia di San Marco La Sella anche se sono stato battezzato a Santa Croce in Colcitrone ed i sacramenti di comunione e cresima li ho ricevuti a Saione.

Di origini italo filippine (da parte di madre), posso dire che la mia vita non è stata tutta rose e fiori… anzi, di fiori non ne ho visto nemmeno uno!

La mia crescita personale è stata costellata di eventi brutti e perdite gravi e le uniche certezze che avevo in me, anche se talvolta in maniera lieve era l’amore di Dio e della Madonna!

Nel mio cammino di conversione ho sentito forte in me la loro misericordia e la loro presenza anche se la maggior parte delle volte ero accecato dalle tentazioni che il mondo mi offriva e non riuscivo a vederlo. Cedervi, mi è costato moltissimo, sia a livello personale che di relazione con gli altri. Ero finito in un vicolo cieco dal quale non riuscivo ad uscire e nemmeno il trasferimento a Roma con conseguente vicinanza a San Pietro, luogo che io amo visto che sono appassionato della sua storia e soprattutto grazie alla presenza, al suo interno, della tomba del Santo a cui sono devotissimo, ovvero San Giovanni Paolo II, sono riusciti a farmi rischiarare la mente del tutto.

Fino a quando, durante il periodo di quarantena forzata, mi trovo davanti al libro ‘Siamo nati e non moriremo mai più’ che narra la storia della Serva di Dio Chiara Corbella Petrillo ed all’interno leggo una sua bellissima frase che dice: ‘L’importante nella vita non è fare qualcosa ma nascere e lasciarsi amare!’. Queste parole sono state una sferzata al cuore che già aveva ricevuto dei segnali in passato ma che erano rimasti inascoltati e quindi, dopo un’attenta riflessione ed essermi abbandonato totalmente a Dio, ho cominciato in maniera sempre più seria a pormi delle domande sulla mia vocazione.

Una su tutte: ‘Signore, io voglio donarmi a te, come vuoi che ti serva?’.

Questa domanda mi ha spinto ad iniziare un periodo di discernimento propedeutico in seminario e grazie all’accompagnamento spirituale, formativo ed educativo ricevuto, ho confermato la mia volontà a proseguire il mio cammino per capire ciò a cui mi chiama il Signore.

A chi leggerà voglio solo dire di non abbattersi mai qualora la vita ti mette di fronte delle difficoltà, dobbiamo amare la croce di Cristo e farcene anche noi nostro carico perché come Gesù dice nel Vangelo: ‘Il giogo è dolce e il mio carico leggero’ (Mt 11, 30); perciò, se sentite che il Signore vi chiama, rispondete e non lasciatevi tormentare dai pensieri, non perdete tempo!

Dio vi benedica e pregate per noi!